Youth for the Alpine Heritage: RIFAI è partner di un progetto Erasmus+
Youth for the Alpine Heritage: RIFAI è partner di un progetto Erasmus+

Youth for the Alpine Heritage: RIFAI è partner di un progetto Erasmus+

I giovani e le attività creative e culturali sono al centro di Youth for the Alpine Heritage, il progetto Erasmus+ sostenuto da una rete di enti italiani e belgi

Le istanze dei giovani non conoscono confini: la Rete RIFAI muove i primi passi sul terreno europeo, e lo fa con un progetto Erasmus+ dal nome Youth for the Alpine Heritage: Beautiful / Sustainable / Together. Già il titolo contiene le parole chiave attorno alle quali ruota la nostra azione: c’è quella bellezza dei luoghi che vogliamo difendere dallo spopolamento, la sostenibilità che fa da fil rouge a ogni progetto, e quell’idea di comunità che vogliamo rimettere al centro dello sviluppo dei territori per far sì che siano davvero inclusivi.

Gli obiettivi di Youth for the Alpine Heritage

Youth for the Alpine Heritage è un progetto Erasmus+ che nasce per rendere i giovani promotori di processi di cambiamento all’interno delle comunità delle aree marginali. “Lo scopo principale è coinvolgere i giovani che abitano nelle aree interne per farli riflettere sul futuro della montagna meno conosciuta, non la montagna cool ma quella dei piccoli villaggi rimasti abbandonati nel tempo”, spiega Maria Arnolfo, Project Assistant. Anche lei, socia di RIFAI e attiva presso lo Sportello Montagna Futura di Rittana, conosce bene le realtà marginali delle valli alpine. “Vogliamo immaginare il futuro in modo concreto, partendo dai luoghi come le case diroccate e le strutture abbandonate”.

Il futuro di questi luoghi sarà ridefinito usando strumenti artistici, culturali e creativi, come prescritto dai principi del New European Bauhaus: l’architettura così non risponde solo a bisogni funzionali, ma costruisce luoghi, pratiche ed esperienze di bellezza che rendono inclusive e vivibili le aree montane.

Al centro di questa re-immaginazione dei territori c’è la tutela e la valorizzazione dello sfaccettato patrimonio alpino: il trascurato patrimonio culturale tangibile (rappresentato dai luoghi abbandonati), il ricco ma fragile patrimonio culturale intangibile (si pensi alla carenza di attività culturali e alle scarse opportunità di usare linguaggi creativi nelle aree interne), il vulnerabile patrimonio naturale (esposto alle minacce della crisi climatica).

Una partnership italo-belga per le aree marginali

Insomma, Youth for the Alpine Heritage si pone obiettivi ambiziosi. Per questo motivo c’è bisogno di una rete di partner con expertise complementari e strategiche. Capofila del progetto è BAMM!, organizzazione belga con oltre 40 anni di esperienza nel campo della partecipazione culturale di giovani e bambini e dell’imprenditoria giovanile. Vi è poi l’amministrazione comunale di Nus, comune della Valle d’Aosta che da anni lavora sulla partecipazione civica dei più giovani, e che ha dato inoltre vita alla progettazione di HostHello, un hub di comunità negli spazi dell’ex municipio. A completare il partenariato, insieme a RIFAI, vi è l’impresa sociale belga Copper&Light, attiva nel supporto delle carriere artistiche degli under 30.

Ciascuna realtà ha sviluppato la propria metodologia, ma il fulcro delle loro attività è comune: i giovani. Ecco che quindi Youth for the Alpine Heritage offre anche la possibilità concreta di scambiare buone pratiche per favorire il loro empowerment.

Le attività di Youth for the Alpine Heritage

Pochi giorni fa, dal 15 al 17 febbraio, i partner si sono incontrati per definire insieme le attività del progetto, che si svolgerà tra Italia e Belgio nell’arco del 2023 e del 2024. Il prossimo passo sarà la selezione di un gruppo di giovani che vivono o hanno legami con le aree montane e di giovani artisti interessati nella gestione del patrimonio di questi territori.

Il gruppo italo-belga avrà poi l’opportunità di prender parte a tre workshop, ciascuno della durata di una settimana:

  • Nel luglio 2023 ci si incontrerà in Valle Stura (in Piemonte) e in Valle d’Aosta per attività di visioning sul futuro della montagna: i partecipanti sceglieranno un sito alpino di cui progettare la rinascita con strumenti artistici, creativi e culturali;
  • Nel settembre 2023 le attività si concentreranno in Valle d’Aosta e saranno focalizzate sulla rielaborazione di quanto emerso durante il primo incontro, per darvi maggiore concretezza;
  • Nel 2024, in data ancora da definire, il gruppo si riunirà in Belgio per una masterclass business oriented sull’imprenditorialità giovanile, approfondendo strumenti quali il business model canvas, il fundraising e il crowdfunding.

A breve verrà diffusa la call for participants del progetto Youth for the Alpine Heritage. Se volete immaginare il futuro della montagna in un ambiente internazionale continuate a seguirci per non perdervi nessuna novita!