“Cose Piccole Che Stanno Per Esplodere”: la rassegna artistica che promuove l’arte giovanile in Val Bormida
“Cose Piccole Che Stanno Per Esplodere”: la rassegna artistica che promuove l’arte giovanile in Val Bormida

“Cose Piccole Che Stanno Per Esplodere”: la rassegna artistica che promuove l’arte giovanile in Val Bormida

In luoghi dove ci si dimentica che possa ancora esistere la bellezza, l’iniziativa di sei giovani si concretizza in “Cose Piccole Che Stanno Per Esplodere”, ambizioso progetto di promozione e valorizzazione dell’arte contemporanea in un contesto, quello della Val Bormida ligure, che risente della totale assenza di un motore culturale

Non è facile riuscire a trovare la bellezza in un posto dove, sin dalla nascita, viene insegnato che è impossibile trovarla. Carcare – ma complessivamente tutta la Val Bormida ligure, di cui fa parte – è uno di quei posti: un piccolo paese di cinquemila anime che dal recente passato ha ereditato gli esoscheletri di ruggine e calcestruzzo delle grandi fabbriche ormai senza vita, e dal presente il fumo nero e i forni roventi di ciò che è rimasto, a livello industriale, della lavorazione del carbone e del vetro. Non c’è più traccia del passato florido e da nessuna parte riecheggia più la prosa di Beppe Fenoglio che così bene ha descritto questi luoghi. In questa valle senza più coscienza del proprio antico passato e ormai depressa dalla crisi economica e dallo spopolamento senza fine iniziato negli anni Novanta è germogliato Cose piccole che stanno per esplodere.

Una rassegna d’arte contemporanea per i talenti locali

Il piccolo collettivo composto da ragazze e ragazzi locali è nato in risposta all’assoluta assenza di un motore culturale incentrato sugli interessi e sulle aspirazioni delle giovani donne e uomini del territorio. Cose piccole che stanno per esplodere è un ambizioso progetto che si pone come obiettivo la promozione e la valorizzazione di artiste locali attraverso la visibilità scaturita da eventi di piccole e medie dimensioni, in accordo con le disponibilità economiche e logistiche di cui lo stesso collettivo dispone. A partire dall’iniziativa della prima rassegna d’arte contemporanea che avrà luogo il 28, il 29 e il 30 aprile a Carcare, con al centro del progetto tre giovani artiste locali.

Il nome della mostra e, conseguentemente del collettivo, prende liberamente spunto dalla raccolta di racconti ‘Una cosa piccola che sta per esplodere’ di Paolo Cognetti (Minimum Fax, 2017), all’epoca ancora ignaro di quel ruolo di cantore della montagna che lo avrebbe legittimamente collocato tra i più interessanti scrittori contemporanei in Italia. Le piccole cose che saranno presentate alla mostra, come quelle di Cognetti, sono un inno alla fragilità umana interpretata da una sensibilità tutta al femminile. Come nel libro, anche in questo caso le protagoniste sono giovani donne completamente immerse in un periodo, quello delle ore che precedono il mezzogiorno dell’età adulta, costellato di difficoltà, insicurezze, traumi. E di sogni, colori, entusiasmo. Il lavoro di Marta Callegari, Isotta Pennino e Chiara Reverdito esplora e ricrea sulla tela, cristallizza in istantanee tutte quelle cose piccole – e meno piccole – ormai definitivamente esplose di cui è ancora possibile sentire l’eco.

Il progetto vede la collaborazione di persone che, per potere approfondire i propri studi e le proprie passioni, crescere a livello umano e professionale, hanno dovuto accettare sin da giovanissimi di dover emigrare, anche solo temporaneamente, nelle città del nord-Italia o in giro per l’Europa.

Cosa diventerà Cose Piccole che stanno per esplodere

Attraverso questa prima iniziativa artistica, Cose piccole che stanno per esplodere si pone come obiettivi:

  • L’inaugurazione di una stagione di eventi espositivi in Val Bormida, esportando progetti di natura artistica e culturale anche negli altri comuni del territorio;
  • La collaborazione con le realtà amministrative locali e con le altre associazioni culturali della Val Bormida, in modo da rivitalizzare gli spazi mal gestiti messi a disposizione della comunità;
  • La scoperta e la valorizzazione dei giovani talenti della Val Bormida;
  • La promozione e la valorizzazione del patrimonio culturale, storico e artistico del territorio, impegnandosi in un costante rapporto con la contemporaneità e con le giovani generazioni

Il ruolo di RIFAI

È in questo frangente che RIFAI si propone come il supporto opportuno di cui i giovani hanno bisogno per realizzare progetti nelle aree interne in cui vivono. Grazie alla formazione di Percorsi Spericolati, i giovani della Val Bormida sono entrati in contatto per la prima volta con la rete RIFAI e l’incontro è stato esplosivo: mai si sarebbe immaginata l’esistenza di una rete di giovani delle aree interne in cui è possibile confrontarsi e sostenersi a vicenda nello sviluppo di progetti culturali e ambientali. Entrare a far parte di questa rete ha permesso di sviluppare Cose piccole che stanno per esplodere in maniera ancora più dettagliata, fornendo formazione e conoscenza ai giovani della Val Bormida e, chissà, lasciando terreno fertile per la costituzione di referenti regionali a cui rivolgersi per la Liguria.

L’occasione è di quelle ghiotte: come già anticipato, in un territorio del tutto sterile per quanto riguarda l’offerta culturale rivolta a un pubblico giovanile, questa mostra è l’occasione per capirsi un po’ più di prima. Immedesimarsi e riconoscersi nelle opere e nelle fotografie di artiste che sono vissute e cresciute in luoghi dove non è facile avere sogni e ambizioni. Per preparare al meglio alle cose meravigliose e terribili che devono ancora esplodere in noi e per accettare meglio quelle che, forse, sono già esplose.

Articolo di Chiara Reverdito, membro di RIFAI e studentessa di Geografia all’Università degli Studi di Torino, e Lorenzo Brusco, studente di Storia dell’Arte all’Università degli Studi di Torino.


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