Casa Alexander Langer: un rifugio, un’avanguardia, un’idea di mondo
Casa Alexander Langer: un rifugio, un’avanguardia, un’idea di mondo

Casa Alexander Langer: un rifugio, un’avanguardia, un’idea di mondo

Casa Langer inaugurerà il 9 settembre: nell’attesa di scoprire questo centro culturale nato tra le montagne friulane, i suoi co-fondatori ci raccontano l’idea generativa che li guida

Siamo partitə da una domanda: cosa faresti diversamente?

Non è una domanda a caso: è una delle numerose testimonianze che ci ha lasciato Alexander Langer, in uno degli scritti ritrovati dopo la sua morte.

È difficile pensare a una domanda più importante e allo stesso tempo insidiosa di questa. Da quando ci siamo incontratə, da quando abbiamo iniziato a parlare, a toccare con mano la possibilità di fare qualcosa insieme, ci siamo resə conto che la prima cosa da fare era rispondere a questa domanda. Cosa faresti diversamente?

Facciamo un piccolo passo indietro prima. Noi siamo Giulia, Camilla e Paolo, tre persone con storie ed esperienze molto diverse che si sono incontrate un anno e mezzo fa vicino a una montagna in Friuli. Quello che è nato in quei giorni, tra di noi e tra le altre persone presenti vicino a quella montagna, è stato il germoglio di qualcosa che ci siamo rifiutatə di lasciar finire. E infatti, dopo quell’esperienza, è nata Casa Alexander Langer.

Casa Langer, un presidio culturale

Casa Langer è un centro culturale che aprirà ufficialmente il 9 settembre a Tarcento, un paese del Friuli Venezia Giulia in provincia di Udine alle porte dell’Alta Val Torre. Abbiamo l’aspirazione che questo piccolo progetto possa fungere da ponte tra territori che dialogano poco, nonostante condividano tanto. È un progetto dalla montagna per la montagna, dove ci piacerebbe costruire un’idea di cultura permanente che stimoli la creatività, le passioni e le curiosità delle persone che abitano questi luoghi.

Faremo corsi e laboratori per adulti e bambini, presentazioni di libri, gruppi di lettura individuali, collettivi o silenziosi; mostre di animali bellissimi ma anche bruttissimi, di disegni rimasti chiusi in un cassetto per troppi anni, di schizzi e scarabocchi; esplorazioni dei territori, dei cieli e delle acque che ci circondano; momenti di incontro e discussione, di gioco, ma anche di silenzio e noia (che siano d’ispirazione i sassi, che quando non fanno niente lo fanno così bene!).

Stiamo costruendo questo progetto grazie al sostegno della Fondazione Pietro Pittini e grazie a una campagna di crowdfunding alla quale si può ancora aderire a questo link. Stiamo creando la nostra comunità attraverso una pagina Instagram ricca di grafiche e disegni evocativi. Stiamo dicendo alle persone che incontriamo che è possibile fare qualcosa diversamente e questa Casa è la nostra idea di risposta a quella domanda che ci risuona così tanto in testa.

Il programma dell’inaugurazione

Sabato 9 settembre:

15.00 Apertura mostra Animali Bellissimi

16.30 Presentazione progetto Casa Langer

17.30 Presentazione libro Animali Bellissimi con l’autrice Daniela Pareschi e Irene Greco (autrice e ideatrice di Leggimiprima). La divulgazione si fonde con l’albo illustrato e la bellezza della natura incontra l’immaginario e la poetica di Daniela Pareschi. Una narrazione del mondo animale con sguardo visionario e ironico

A seguire aperitivo

Domenica 10 settembre:

10.30 Laboratorio per bambini Animali Bellissimi, con l’autrice Daniela Pareschi, e laboratorio di disegno collettivo per adulti Disegnare un fiume con l’illustratrice Caterina di Paolo

15.00 – 20.00 Peçots Party, vecchi stracci o nuovi vestiti? Uno swap party in versione friulana

18.00 Musica di Francesco Imbriaco (voce, tastiera e chitarra di Cinque uomini sulla cassa del morto)


Articolo di Giulia Guanella, Paolo Stradaioli e Camilla Tuccillo.

Giulia Guanella (1995), laureata in design al Politecnico di Milano, specializzata in pratiche curatoriali a Venezia e laureanda in Antropologia Culturale ed Etnologia presso l’Università degli Studi di Torino. Collaboratrice freelance di realtà culturali in Italia e in Svizzera dal 2017, si occupa di comunicazione, curatela, scrittura, coordinazione progetti e fundraising.

Paolo Stradaioli (1995), è laureato in Scienze Politiche all’Università degli studi di Torino e ha conseguito un diploma in sceneggiatura alla Scuola Holden. Gli piacciono lo sport, le torte e le storie strane. Quando scrive a ispirarlo è tutto ciò che lo circonda.

Camilla Tuccillo (1995), socia di Rifai, ha studiato Scienze Biologiche all’Università degli studi di Torino e Comunicazione della Scienza alla SISSA di Trieste. Scrive di ambiente per i libri scolastici e va in giro a parlarne. Si occupa anche di sviluppo territoriale e animazione culturale in aree montane.


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